Sicurezza

Approvazione norme tecniche di prevenzione incendi autorimesse

Dopo un po’ di tempo che era nell’aria finalmente è stata pubblicata la Regola Tecnica Verticale per la Prevenzione incendio Autorimesse;  Gazzetta Ufficiale n°52 del 03 Marzo 2017 il Decreto del 21 febbraio 2017  dal titolo “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di autorimessa“.

Questa norma detta RTV è legata alle nuove metodologie di progettazione introdotte dal DM 03/08/2015 meglio noto come nuovo Codice di Prevenzione Incendi.

Scarica qui il DM-2017.2.21

La suddetta norma è applicata all’ Attività 75 del D.P.R. 151 del 2011 e può essere applicata in alternativa alle specifiche norme tecniche (DM 01/02/1986 e DM 02/11/2002); specificata ai seguenti punti:

Attività 75.1.A : Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati, con superficie compresa tra 300 mq a 1000 mq

Attività 75.2.B : Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati, con superficie compresa tra 1000 mq e 3000 mq

Attività 75.3.B : Ricovero di natanti ed aeromobili, con superficie compresa tra 500 mq e 1000 mq

Attività 75.4.C : Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati, con superficie superiore a 3000 mq.

Attività 75.5.C : Ricovero di natanti ed aeromobili, con superficie superiore a 1000 mq

Attività 75.6.C : Depositi di mezzi rotabili al chiuso, con superficie superiore a 1000 mq

 

Autorimessa interrata

Autorimessa interrata

Lo Studio Tecnico Cailotto si per trovare la soluzione tecnico normativa più adatta alle vostre esigenze. Abbiamo clienti da tutto il Veneto, Trentino e Friuli, in particolare nelle provincie di Treviso, Vicenza, Pordenone, Padova e Venezia.

Per qualsiasi chiarimento, richiesta e preventivo contattatemi cliccando qui. 

irragiamento

Impianto ad irraggiamento per riscaldamento capannone artigianale

Uno degli ultimi interventi è stato quello della progettazione di un impianto di riscaldamento ad irraggiamento per una attività artigianale.

Il capannone in questione risultava alto sette metri. Per non creare movimento di polveri e micro polveri e per un migliorare il confort si è optato per un impianto ad irraggiamento.

Termico_Ampliamento3-Model

Progetto Impianto ad Irraggiamento

Alcune fasi e aspetti del lavoro:

  • calcolo e controllo del fabbisogno energetico in base anche alla disposizione interna delle aree di lavoro e della disposizione dei vari macchinari.
  • Dimensionamento e progettazione impianto distribuzione metano e dei vari sistemi di sicurezza
  • Controllo e verifica con integrazione delle pratica VVF in essere con l’attività individuata al Punto 74 del D.P.R. 08.2011, n. 151: Impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenzialità superiore a 116 kW.

Vedi Articolo sulla Prevenzione Incendi Cappannone Artigianale e Industriale

????????????????

Impinto ad irraggiamento con Termostrisce Radianti

 

????????????????

Particolare Termostriscia Radiante

Lavori similari svolti dallo Studio Tecnico Cailotto sono presenti in Provincia di Treviso, Vicenza e Padova.

Ripartitore

Riqualificazione energetica di Centrale Termica Condominiale

Dopo il primo sopralluogo avvenuto a maggio 2015,  la centrale Termica a servizio di un condominio di 10 unità immobiliari si presentava con:

  • Caldaia dalla potenza Termica di 180 kW
  • Bollitore integrato alla Caldaia di 220 lt.
  • Assenza del Certificato di Prevenzione Incendi
  • Assenza della Pratica Ispesl Inail
  • Assenza di sistema per la contabilizzazione del riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria.

Si è dapprima eseguita l’analisi energetica dell’edificio,  dalla quale è emerso che la centrale precedentemente installata era sovradimensionata e che era sufficiente una potenzialità di 104 kW.

 

P1020561

La Centrale Termica prima dell’intervento

P1040106

La Centrale Termica dopo l’intervento

Si è quindi progettata la nuova soluzione che ha previsto l’installazione di:

  • Gruppo termico a condensazione formata da tre moduli in batteria da 35 kW cadauno per una potenza termica complessiva di 105 kW.
  • Bollitore acqua sanitaria predisposto per integrazione con impianto solare da 800 lt.
Vista Panoramica della Nuova Centrale Termica

Vista Panoramica della Nuova Centrale Termica

I lavori di riqualificazione energetica della Centrale Termica Condominiale sono statati  completati con l’installazione di Teste termostatiche su tutti i corpi scaldanti e di impianto di contabilizzazione del calore di tipo indiretto con ripartitori.

Esempi di installazione di Ripartitori per Contabilizzazione del Calore

Esempi di installazione di Ripartitori per Contabilizzazione del Calore

Come è previsto dalla Norma Uni 10200 è stato eseguito il calcolo della  ripartizione delle spese in quota fissa e variabile.

Sicurezza

Coordinatore Sicurezza Cantieri

Come Studio Tecnico mi sono sempre proposto,  per completezza professionale , di svolgere oltre al ruolo di tecnico Termotecnico, anche
quello di Coordinatore Sicurezza Cantieri.sicurezza cantieri

Per questo nel mese di agosto ho svolto il corso di aggiornamento per coordinatori della sicurezza nei cantieri, al fine di mantenere l’abilitazione a questo  ruolo necessario all’aggiornamento del mio profilo secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08.

Il coordinatore della sicurezza è una figura indispensabile per garantire la sicurezza sul lavoro.

Questo corso di aggiornamento quindi mi ha consentito di rinnovare i requisiti e di riqualificare le capacità per vestire il ruolo di CSP (Coordinatore della Sicurezza in fase di Progetto) e CSE (Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione).

Come coordinatore della sicurezza è importante essere sempre informato e aggiornato rispetto alle ultime disposizioni riguardo analisi dei rischi, norme di buona tecnica, criteri per l’organizzazione del cantiere, metodologie per l’elaborazione dei piani di sicurezza e coordinamento, compiti, obblighi e responsabilità, ed anche per mantenere le mie conoscenze e competenze al passo con le nuove normative.

Attestato aggiornamento Coordinatore Sicurezza Cantieri

Attestato aggiornamento Coordinatore Sicurezza Cantieri

impianto-termico casa

Progetto impianto Termico e Legge 10 per una Abitazione di Classe A

Sono a presentare un lavoro appena svolto come Studio Termotecnico e in fase di costruzione in zona Valdagno (Vicenza), similare  a quanto eseguito anche per zona Treviso.

Per realizzare una abitazione che possa garantire  Confort e Benessere, Consumi ridotti ed assicurare un luogo sano e salubre in cui vivere, il punto di partenza è sicuramente una  corretta progettazione dell’edificio.

Il compito da me svolto è quello di:

  • stesura e realizzazione della Relazione Tecnica e di calcolo “Legge 10/91” per il contenimento energetico, (obbligo di presentazione per realizzazione di nuovi edifici)
  • progettazione impianto termico climatico

Il primo punto  presenta una serie di verifiche e adempimenti tra cui:

Verifiche Termiche e Igrometriche dei Componenti Opachi e dei  Finestrati

2015-09-06componenti

Verifica dei fabbisogni energetici e dei rendimenti dell’impianto di riscaldamento previsto

2015-09-06 tipologia impianto

Da questo primo progetto di calcolo si può determinare una Classe di Attestazione Energetica Previsionale (questo edificio si  attesta come Edificio di Classe A)

2015-09-06classe A

A seguito degli elaborati e risultati dati dalla Relazione Tecnica Legge 10 si sono definiti i bisogni energetici per il corretto dimensionamento dell’impianto termoclimatico.

Dopo una accurata consultazione con il Cliente sull’uso e destinazione dei locali, delle esigenze e delle intenzioni, ho potuto procedere con la progettazione degli impianti.

Tenendo conto che per questa nuova abitazione era necessaria la copertura energetica da fonte rinnovabile per quota minima del 50%  per la produzione di acqua sanitaria e del 30 % per il riscaldamento,  si è previsto un impianto ibrido a più sorgenti e cioè la scelta di prevedere:

  • n° 1 Pompa di Calore abbinata all’impianto Fotovoltaico da circa 3  kWp
  • n° 2 Collettori solari termici di tipo piano con una superficie totale lorda di circa 4,6 mq
  • n° 1 Caldaia a Condensazione con potenzialità utile da 3 kW a 24 kW

Per il Progetto Impianto Termico si è scelto l’utilizzo di un sistema di riscaldamento a pavimento a pannelli radianti

2015-09-06 impianto a pavimento

In abbinamento all’impianto termico a pannelli radianti, per garantire una corretta ventilazione dei locali evitando quindi la formazione di aria viziata e dei problemi conseguenti si è previsto l’impianto di ventilazione meccanica

2015-09-06 ventilazione

Questo tipo di progetto è comunque consigliabile e fattibile per tutta la zona del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

Per qualsiasi informazione, approfondimento o per avere un preventivo di spesa contattatemi

 

 

 

2014-06 ex

Direttiva ATEX: analisi atmosfere a rischio esplosione

Un anno fa il 04/06/2014 partecipavo al corso “Direttiva ATEX: analisi atmosfere a rischio esplosione, esempi e casi pratici” organizzato dall’ ORDINE DEGLI INGEGNERI della provincia di Vicenza.

2014-06 P1010706riv

Impianto Biogas da 650 kW

Corso formativo molto importante per il continuo aggiornamento considerata l’attività di Prevenzione incendi che svolgo nelle Aziende Agricole.

In particolar modo per l’espletamento di pareri preventivi e Scia per gli impianti Biogas da Reflui zootecnici.

I docenti relatori del corso erano il Dott. Ing. Giuseppe Lomoro e Dott. Ing. Piergiacomo Cancelliere.

Si ricorda che Il Decreto Legislativo n. 81/08, Protezione da atmosfere esplosive, che ha sostituito il D.Lgs 233/03, riguarda i requisiti minimi per il miglioramento della tutela, della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive (direttiva ATEX 1999/92/CE).

Questo decreto richiede quindi ai datori di lavoro di adottare adeguate misure tecniche ed organizzative per prevenire eventuali esplosioni, e ai tecnici di poter quindi consigliare le misure idonee da adottare.

2014-06-04 Attestato Atex

Progetto Fotovoltaico per Legge 10

Nuovo modello per impianti fotovoltaici integrati

Nella Gazzetta  Ufficiale  n.121 del 27-5-2015 è stato pubblicato il Nuovo decreto di semplificazione per impianti fotovoltaici integrati di potenzialità inferiore ai 20 kW con il Decreto Ministeriale del 19 maggio 2015.

Nel suddetto decreto viene spiegata la procedura di semplificazione per l’installazione dei piccoli impianti fotovoltaici domestici di tipo integrato negli edifici, ed inserito il nuovo modello per impianti fotovoltaici integrati:

“Allegato 1 – Modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici”

il quale si suddivide in due parti:

  • PARTE I da inviare prima dell’inizio dei lavori
  • PARTE II da inviare alla fine dei lavori

Scarica il Decreto:

Nuovi modelli per impianti fotovoltaici integrati DM 19-05-2015

 

Impianto fotovoltaico da 19 kW

Impianto fotovoltaico da 19 kW

 

2015-04-28 Volantino

RETI IDRANTI E GRUPPI DI POMPAGGIO

Ho frequentato il Corso tecnico di aggiornamento professionale come previsto dal D.M. art. 7 D.M. 05/08/2011 in materia di prevenzione Incendi Art. 7 DPR 7/08/2012 n. 137 presso:

Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Venezia

Via Torre Belfredo 20/b – Mestre

Il 28 Aprile 2015 dal titolo:

D.M. 20/12/2012 RETI IDRANTI E GRUPPI DI POMPAGGIO

Con la collaborazione di:

Associazione Pr.o.fire Cultura e Formazione in materia di Antincendio di Milano

 

I temi trattati sono stati:

  • Introduzione D.M. 20 dicembre 2012: “Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”.
  • Rete idranti e gruppi di pompaggio.
  • Norma UNI 10779 /2014
  • Norma UNI 12845 Alimentazioni idriche curve nominali e reali
  • Confronto con casi particolari richiamati in Norme verticali.
  • Verifiche in fase di perizia tecnica.
  • Verifiche in fase di collaudo impianto.
  • Esempio di manuale d’uso e manutenzione dell’impianto (vedi D.M. 20 dicembre 2012).
  • Documenti da allegare e richiedere all’installatore/prog. (dich. Conf, marcatura CE, Dich. Imp., etc.).
  • Caso pratico di progettazione Protezione interna idranti Piano Terra h 4.50 superfice 1.200mq
  • Caso Pratico di progettazione Protezione Interna Naspi secondo piano h4.50 superfice 1.200mq
  • Dimensionamento Linee sezioni ( liv 2)
  • Dimensionamento Tubazioni alimentazione Naspi 1° piano
  • Progettazione strutturale dei serbatoi con verifica tenuta sismica.
  • Sviluppo progetto, specifica tecnica dell’impianto, sintesi dati tecnici, prestazioni, portate specifiche e schede

 

RELATORI G. BONANSEA R. CAVENATI F. FERRARIO

 

Fonti:

http://www.pro-fire.org

Attestato di Partecipazione

Attestato di Partecipazione

Masch

INCONTRO FORMATIVO LE RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI DEL PERITO INDUSTRIALE E LE COPERTURE ASSICURATIVE

Con l’obbiettivo di tenersi informati e di tutelare la propria attività e i propri clienti ho partecipato il 16 Marzo 2015 all’ INCONTRO FORMATIVO MARSH: LE RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI DEL PERITO INDUSTRIALE E LE COPERTURE ASSICURATIVE, organizzato dal Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Treviso, tenutosi presso la sala convegni del collegio stesso sito a Treviso in Via della Quercia, 2/B.

 

Fonti:

http://www.perindtv.it/

http://www.cnpi.org/